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“I doni di Gea” Castello di Riomaggiore 24 settembre – 30 ottobre 2022

Maria Capellini ancora una volta ci ha stupito e fatto emozionare, con la sua mostra che potrai visitare al castello di Riomaggiore fino al prossimo 30 ottobre e visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

L’ esposizione di sculture e libri – patrocinata del Comune e dal Parco Nazionale delle Cinque Terre – Area Marina Protetta – affronta la tematica del rispetto e della cura della natura con riferimenti specifici al territorio delle Cinque Terre, utilizzando materiali di recupero propri del luogo.

“Se è vero che noi siamo la nostra memoria e che senza la memoria del passato non si può guardare responsabilmente al futuro, ospitare al Castello di Riomaggiore una mostra le cui opere sono ispirate alla Natura delle Cinque Terre e al lavoro agricolo che da secoli vi si svolge è per noi un privilegio e un onore che esalta le nostre origini e la fatica di generazioni e generazioni di uomini e donne che ci hanno preceduto e che, con il loro sudore, hanno costruito il meraviglioso paesaggio nel quale viviamo.

Noi siamo gli eredi di quel popolo che ha saputo creare un rapporto equilibrato con la Natura e, nonostante Gea non fosse stata troppo generosa nel dispensare in queste lande terreni ricchi e rigogliosi, i nostri antenati sono riusciti a trasformare un territorio scosceso e franoso in fertili vigneti ed uliveti.

Essi avevano compreso che Gea è la madre Terra e come tutte le madri è disposta a dare ma non vuole essere trascurata, vuole rispetto e considerazione pena lo scatenarsi di ire furibonde che in breve possono travolgere chi le provoca.

E così, con la genialità della tecnica del muretto a secco unita all’amore e alla cura che si sono protratti per secoli e secoli hanno realizzato una interazione feconda fra azione dell’uomo e ambiente che ci ha donato un territorio unico che a ben ragione è diventato patrimonio dell’UNESCO.

Agli eroici contadini delle 5 Terre sono in gran parte ispirate le opere di questa mostra: molti dei personaggi ripresi nelle immagini sono persone reali di questi luoghi e i supporti stessi sui quali l’artista ha lavorato sono stati recuperati in vecchie cantine ormai desuete conciliando il lavoro artistico con la sostenibilità dei materiali.

Ne risulta una narrazione che è un apprezzamento di un modo di vita semplice, virtuoso e rispettoso della natura e nello stesso tempo una testimonianza storica di un passato che con le nostre scelte e azioni dobbiamo mantenere vivo e vitale.

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