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Riomaggiore

Riomaggiore è il primo borgo delle Cinque Terre partendo da levante ed è sede della nostra amministrazione comunale.

Sorge lungo la valle del torrente Rio Maggiore, l’antico Rivus Major dal quale prende il nome, ma come gli altri paesi della riviera le sue origini stanno a monte, tra i piccoli insediamenti di mezza costa: Casen, Cacinagora, Saricò e Lemen. Da cui decisero di confluire alla foce del “rio” nel 1251, dando vita al borgo marinaro di Riomaggiore.

Riomaggiore

La storia di Riomaggiore

Le origine del borgo non sono certe, come spesso accade per i piccoli agglomerati sorti prima dell’anno Mille, ma una leggenda orale narra che i primi abitanti, insediatisi nei pressi dell’attuale santuario della Madonna di Montenero, furono dei profughi greci in fuga da Leone III Isaurico.

Grazie alla presa di potere della Repubblica di Genova e alla sua espansione lungo la costa, gli abitanti poterono spostarsi a valle con maggiore sicurezza, costituendo il primo nucleo sul mare, l’attuale Marina di Riomaggiore. Nel 1251, anno dei primi documenti che parlano del borgo, Riomaggiore giurò fedeltà alla Repubblica come feudo dei Signori di Ripalta, per poi passare sotto il dominio dei Fieschi ed essere definitivamente venduto a Genova nel 1276.

Sotto il dominio della Repubblica le Cinque Terre poterono avviare un vero e proprio processo di sviluppo economico e commerciale, che diede vita ai terrazzamenti che potete ammirare ancora oggi e che consentirono lo sviluppo dell’agricoltura ora nota come eroica.

La storia moderna di Riomaggiore coincide con quella degli altri quattro borghi: sotto il dominio francese da fine 1797 il borgo fu annesso al Dipartimento del Golfo di Venere, inizialmente con capoluogo La Spezia, quindi Vernazza, per poi essere inserito nel Dipartimento degli Appennini con il Primo Impero di Francia. Dal 1815 entrò a far parte del Regno di Sardegna e fino alla creazione del Regno d’Italia nel 1861. 

Una curiosità sulle Cinque Terre: fino al 1871 anche Corniglia era frazione di Riomaggiore, insieme a Manarola.

Il borgo

Secondo lo schema architettonico dei possedimenti di Genova, il centro abitato fu costruito a scendere lungo il corso del torrente, su ordini paralleli di case torri che avevano sia funzioni sia militari sia abitative, con doppio accesso su livelli diversi, uno ufficiale lato mare e uno a monte per agevolare la fuga in caso di attacco improvviso dal mare.

Con lo stesso scopo vennero tracciati i labirintici dedali di viottoli, i cosiddetti carruggi, che riprendono quelli del centro storico della capitale.

Si narra invece che i colori delle case siano divenuti tradizione per consentire ai marinai di individuare la loro abitazione da lontano, rientrando. Di certo sappiamo che i toni pastello sono quelli della tradizione provenzale, estesasi a tutta la riviera dell’antico Dipartimento degli Appennini e che l’intonaco serviva a mascherare i relitti medievali e le famiglie più abbienti iniziarono a farvi dipingere sopra a colori le nuove modanature e gli ornati architettonici, dando vita alla tipica architettura ligure moderna.

Cosa vedere a Riomaggiore

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, a pianta basilicale a tre navate separate da archi ogivali, fu costruita dalle maestranze antelamiche nella parte alta del borgo e fu fondata l’8 novembre 1340 con licenza del Vescovo di Luni. Come tutte le chiese del nostro territorio, subì svariati ammodernamenti e ricostruzioni, come quelli del 1870 che interessarono la facciata in stile neogotico senza alterarne il rosone trecentesco.

Al suo interno potrai notare i rilievi marmorei del 1530, il pulpito settecentesco, il trittico con la Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano precedentemente sito sull’altare dell’omonimo oratorio, il crocifisso ligneo settecentesco del genovese Anton Maria Maragliano e l’organo Agati del 1851.

L’oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano, costituito da un’unica navata coperta da volta a botte e preceduta da un piccolo porticato, fu edificato nel 1480 come ringraziamento per la fine della pestilenza che colpì Riomaggiore e sull’architrave omaggia entrambi i santi da cui prende il nome.

L’edificazione del Castello di Riomaggiore ebbe inizio nel 1260 per volere dei signori di Ripalta e venne completato a fine XV secolo, sotto la Repubblica di Genova.

Si tratta di una piccola fortezza a pianta quadrangolare, costruita in posizione dominante – e decisamente panoramica! – dotata di cinta muraria formata da due torri circolari. Nel tempo fu anche cimitero locale ed è oggi la sala conferenze e centro culturale dell’amministrazione comunale.

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